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Salve a tutti! Siamo contenti di presentarvi questo piccolo angolo del web creato appositamente per potervi "ristorare" un po' e prendere una pausa dai mille trambusti quotidiani. Questo luogo avrà tanti posti a sedere e grandi finestre, perché è stato pensato per tutti coloro che nel loro piccolo sono incuriositi dalle grandi distanze; coloro che sono abituati a guardare oltre alle cose come appaiono anche a rischio di perdersi nell'incertezza; coloro che non si accontentano del sicuro e conosciuto ma hanno voglia di cambiare e crescere ogni giorno confrontandosi con l'ignoto. Mettiamo un bel sottofondo musicale, prepariamo un bel caffè caldo e ascoltiamo (e perché no, dibattiamo) le storie/pensieri/ricette di questi assai bizzarri avventori del nostro blog-bar...Buona pausa caffé! ^_^

domenica 13 febbraio 2011

Pellegrinaggio laico a Kyōto: Cronaca di un "Otera-tour"

Finalmente arriva un nuovo post sul nostro café-blog e spero che nel frattempo non vi siate scoraggiati.
Presto avrete, come promesso, vari contributi dal nostro staff...purtroppo un blog neo-nato è difficile da organizzare, perciò prego all'avventore di avere un po' di pazienza e io farò sì che venga ripagata il più presto possibile.

Iniziamo quindi con un proposito intelligente: raccontare la mia esperienza in Giappone attraverso le tappe del "Giro dei Templi" rinominato poi "Otera-tour (da「お寺, otera」che in giapponese significa "tempio buddhista)".

Ma andiamo per gradi....come ci sono arrivato in Giappone e, più nello specifico, a Kyōto? Storia abbastanza complessa, ma cercherò di riassumerla!
Studente di lingue orientali mi apprestai al terzo anno di corsi a dover scegliere tra fare o meno l'ultimo esame di lingua in Giappone. La scelta fu quasi scontata, ma meno scontata fu la scelta per la città: a disposizione dello studente per lo stage vi era una rosa di istituti in lungo e in largo per il territorio giapponese. Quale scegliere?
Dopo lunghissime rimuginazioni scelsi Kyōto, più affine a me per tanti versi: tranquilla, piena di arte e cultura, rimasta quasi intatta nei suoi due millenni di storia perché scampata miracolosamente ai bombartamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. Per questo, quasi ogni sasso presente al'interno di questa città dal 1994 è considerato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO ( per chi è curioso e vuole saperne di più ecco il link per il documento ufficiale: http://whc.unesco.org/en/decisions/3221 )

Quello che mi propongo postare qui (a puntate, ovviamente!) è un tour fatto da me e dai miei stimati colleghi in tre mesi di permanenza in quella che viene considerata "città capitale" giapponese per eccellenza. Un'esplorazione di quei punti che rappresentano i centri della spiritualità in Giappone, dove si sono svolti episodi fondamentali e spesso mitici della storia nipponica. Prima di tutto però è bene che vi spieghi l'entità del percorso, e questa non vuole essere che un'introduzione: i post che pubblicherò riguarderanno una selezione di templi e santuari e vedranno come tappa un tempio o due, da esaminare con calma e tranquillità...siamo in un bar virtuale, non certo in un caffè dell'autogrill!

E' bene quindi dotarsi si una mappa di Kyōto (molto utile è il sito della città www.city.kyoto.jp/koho/eng/ ) per non perdersi tra quartieri e zone. Prima ancora è bene capire dove si trova Kyōto in Giappone. Forse questa immagine (presa dallo stesso sito) può essere d'aiuto.

qui si può vedere come la città sia "incastonata" al centro dell'arcipelago, contenuta nell'omonima prefettura a sua volta parte della regione del Kinki (近畿地方 Kinki-chihō)
Come ho detto poc'anzi, Kyōto rappresenta in modo più o meno autentico l'immagine della storia giapponese. E' l'archetipo della giapponesità, ricca di simboli e di luoghi che fanno trasparire l'Idea del Giappone antico che la maggior parte delle persone fuori e dentro il Giappone ha, nel bene e nel male.
Fondata del 794, è stata città capitale per più di un millennio fino al 1868 quando, con la Restaurazione Meiji, la sede imperiale venne trasferita all'attuale Tōkyō. Proprio per questo ad oggi conserva un'infinita serie di templi e santuari (oltre che di palazzi, ville e via dicendo) unica in tutto il Paese.

Il percorso in cui mi potrete accompagnare, se vorrete, toccherà la maggior parte dei siti di interesse comune e altri forse meno conosciuti di questa città. NON SARA' una guida turistica, semmai un mini-reportage fatto di impressioni, pensieri e aneddoti di viaggio in questi posti particolari. Spero che ciò potrà essere di vostro gradimento.

Alla prossima quindi, e ad un altro caffé insieme.

Prossima tappa: Chionji e il "milione di Nembutsu"

B.D.


1 commento:

  1. Io non mi sento per niente scoraggiato, anche se c'è un po' d'attesa tra un post e l'altro si potrebbe definire suspance tra un intervento interessante e uno che potenzialmente lo è ancora di più :)
    Non vedo l'ora di fermarmi per un'altro caffè!

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